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Triade dell’atleta. Ti spiego cos’è e perché devi stare attenta.

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Stanca? Non riesci a recuperare dagli allenamenti? Sei un’atleta agonista? Hai notato che il ciclo mestruale non è più regolare? Fai attenzione. Nell’articolo di oggi voglio spiegarti la triade dell’atleta. Non la conosci e vuoi saperne di più? Continua a leggere.

Negli scorsi due articoli ho parlato del ferro e di come possa essere importante nella performance sportiva. Ho inoltre spiegato come prevenire la carenza di ferro.

Tra le cause della carenza di ferro ho citato anche le perdite di sangue.

E ogni donna ha esperienza di queste perdite una volta al mese.

E se sei donna, sai quanto, in quei giorni, le energie possano essere basse.

Vorresti quasi non averle, non dover affrontare quei giorni. Quanto sarebbe bello?

Poco, molto poco in realtà.

Sarebbe indice di un problema, spesso grave.

Sarebbe un fenomeno chiamato amenorrea.

L’amenorrea è una condizione in cui non si ha il ciclo mestruale (ovviamente parlo del periodo fertile della donna).

E può non venire per mesi e mesi.

Ci sono vari tipi di amenorrea, ma oggi voglio parlarti dell’amenorrea da atleta.

Piccola precisazione: non parlo di atlete amatoriali che si allenano 3 volte a settimana, ma di atlete agoniste che si allenano tutti i giorni e anche più volte al giorno.

Un esempio ne è Alessia, tennista agonista.

Alessia non è una ragazza abituata ad accontentarsi, vuole sempre il massimo.

E quando si allena si sente bene.

Decide così di allenarsi di più. E ancora di più.

Non è neanche una ragazza che mangia poco. O almeno, in confronto alle sue amiche. Ma le sue amiche non sono atlete agoniste.

Il corpo umano, per vivere e per fare movimento, ha bisogno di energie. Queste energie le prende, principalmente, dal cibo.

E il corpo di un’atleta, con tutti quegli allenamenti settimanali, di energia ne richiede tantissima (perché ne consuma tantissima).

E che succede se non arrivano abbastanza energie a sostenere quello sforzo?

Il corpo inizia a “tagliare” le energie, riducendo l’attività di alcune parti del corpo ritenute meno essenziali, riducendone la funzionalità.

E il corpo vede nel ciclo mestruale un grosso dispendio di energie. Lo vede quasi come uno spreco, al momento.

Il ragionamento del corpo è “questa funzione richiede molta energia, e per cosa? Per la riproduzione, fondamentale alla specie. Ma se non ho energie per sostenere tutta quell’attività fisica, come potrò sostenere una gravidanza? Ci penso dopo, ora ho bisogno di energie”.

E quindi inizia l’amenorrea.

Ed è proprio quello che è successo ad Alessia. Inizialmente un ritardo, poi quel ritardo si è allungato fino a diventare di un mese, poi due, poi tre.

No, non era incinta.

La causa? Non dava al corpo abbastanza energia in confronto a quella che consumava. Oppure, visto da un altro punto di vista, consumava più energia di quella che introduceva.

Ad inizio articolo ti ho citato la triade dell’atleta.

è una condizione che puoi vedere come un triangolo. Ed Alessia rischiava di entrarci.

Le tre estremità di questo triangolo, le tre caratteristiche della triade dell’atleta, sono:

  • amenorrea
  • sottopeso
  • riduzione della densità ossea.

Il sottopeso è una conseguenza del troppo consumo che a lungo andare porta a perdita di grasso (pochissimo nell’atleta) ma anche di muscolo.

La perdita di grasso, in questo caso, è molto negativa, in quanto si va a minare il grasso essenziale del corpo, quello che serve per vivere, quello da cui si ottengono gli ormoni. Andando a peggiorare l’amenorrea.

La riduzione della densità ossea, quindi il maggior rischio di fratture, è conseguenza di una perdita di sali minerali e di una malnutrizione.

Mese dopo mese, Alessia si sentiva sempre più stanca, sempre più stressata, sempre con meno concentrazione. E perdeva performance in campo. E nella vita.

Come ha risolto? Sotto controllo di un’equipe di professionisti qualificati, ha ridotto i suoi allenamento (si allenava davvero troppo!) e ha regolato la tua alimentazione, aumentando le dosi.

In questo modo, è tornata all’equilibrio tra le energie che introduceva e quelle che consumava.

Dopo qualche mese di allenamento controllato e nutrizione bilanciata, le è tornato il ciclo.

Alessia ha rischiato, non farlo anche tu!

Non sottovalutare le energie che consumi in allenamento. Non pensare di star mangiando abbastanza o che mangiare meno sia positivo.

Se hai domande o dubbi a riguardo, puoi commentare qui sotto o contattarmi in privato.

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